Uno, mille, un milione
Soggetto: Industrie metalmeccaniche, Industrie automobilistiche
Committente: Olivetti; produzione: Romor Film
Abstract: Il filmato riassume brevemente la storia delle macchine per il calcolo. Le immagini iniziali sono dedicate ad alcuni disegni di un bambino, protagonista del film, all’interno di un ufficio modernissimo, dove è solo con i suoi giochi. Accende una macchina e comincia a digitare: si tratta di un semplice problema riguardante la distanza tra Terra, Sole e Marte. Sul monitor appare la figura di un tecnico che comincia a dialogare con lui. Il calcolo delle distanze è stato risolto dalla macchina in un tempo brevissimo, una volta i calcoli erano molto più lenti.Le macchine moderne si basano sui circuiti integrati, ma i computers, nati in Inghilterra, sfruttavano le valvole, che rendevano le macchine estremamente grandi e lente. Un tecnico spiega la differenza tra macchine analogiche: dalla “Pascalina” alla “Macchina di Leibniz”, il principio delle schede perforate dei telai per la tessitura come base per le moderne macchine da calcolo, sino ad arrivare alla “Divisumma Olivetti” e alle macchine contabili che sfruttano sempre il principio delle schede perforate. Le nuove calcolatrici si basano su principi digitali e la loro tecnologia è quella dei circuiti integrati
Note: Testi Luigi Fruttero e Alberto Projettis; musiche Angelo Bevilacqua; fotografia Sergio Pagoni; consulenza tecnica Franco Soresini; organizzazione Ugo De Lucia
Bibliografia: La memoria del futuro: film d’arte, film e video industriali Olivetti: 1949/1992, Adriano Bellotto, Fondazione Adriano Olivetti, 1994, Roma; Cinema industriale e società italiana: analisi di un triennio e prospettive per uno sviluppo, Carlo Pelizzi … [et al], introduzione di Ermanno Olmi, Milano, Angeli, c1972
Anno pubblicazione: 1969
Lingua: ita
Formato – Durata: 1 file video (digitale) (ca. 11 min)
Codice filmato: 03601