Abstract: Il documentario riguarda l’Olivetti tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta. Le riprese iniziali sono dedicate al paesaggio canavesano e ad Ivrea, cui fa seguito una panoramica sugli stabilimenti Olivetti della città . Al suono della sirena fervono attività  che investono la fabbrica e le zone circostanti. Si vedono il Centro Agrario e le nuove abitazioni (Figini e Pollini) di via Castellamonte. Autobus aziendali arrivano in via Jervis, i figli degli operai vengono accolti al “Nido” e negli asili. Queste immagini dimostrano come la fabbrica (Ico) sia un organismo in piena crescita, dotato di tutti i servizi di cui i dipendenti abbisognino. Si aggiungono soggettive su infermeria, mense, scuole di formazione. Centro Formazione Meccanici. Dopo l’entrata degli operai negli edifici industriali, vengono illustrate brevemente le singole attività  lavorative: progettazione, disegno, attrezzaggio, fonderia, montaggio (un esempio specifico: l’utensile per i martelletti delle macchine per scrivere [cfr. ASGO, Cinevideoteca, il martelletto, film realizzato nel 1950 dal Reparto Fotografico Olivetti, regia Aristide Bosio.]), assemblaggio finale. A metà  giornata pausa per il pranzo alla mensa aziendale. Seguono immagini del Convalescentario e si ripropone l’Asilo infantile con le sue attrezzature per i giochi, i giardinetti, la mini-piscina. Vi sono anche alcune riprese della Biblioteca. Il lavoro riprende: produzione, montaggio, controllo, imballaggio, spedizione. Le ultime immagini sono quelle degli operai che lasciano la fabbrica al termine della giornata lavorativa e fanno ritorno a casa